17 settembre 2006

Un'altra Umanità

Il primo ritrovamento fossile dell'Uomo di Neandertal risale all'agosto del 1856, nella valle del Neander, in Germania.
Abitò l'Europa e parte dell'Asia centrale e occidentale, precedendo l'uomo moderno.
Comparso 300mila anni fa, non è un nostro antenato. Non è un sapiens arcaico, ma un altro uomo, che discende come noi dall'Homo erectus.

La ricercatrice Marylène Patou-Mathis, che da vent'anni studia l'uomo di Neandertal, ne è convinta e descrive un'inattesa "umanità neandertaliana": erano dei grandi cacciatori nomadi, mangiatori di carne, si coprivano con le pelli, controllavano il fuoco e avevano dei rituali funebri. Conoscevano il senso della vita e della morte, la tecnica e la metafisica. E a giudicare dalla loro laringe e dai loro lobi temporali forse parlavano. Ma se erano così evoluti perché si sono estinti? Per Patou-Mathis la tesi di una guerra con il nostro antenato di Cro-Magnon non regge.

Non tanto perché Neandertal era più forte e avrebbe vinto. Ma perché era pacifico: finora non è stato trovato alcun sito che testimoni di una guerra tra i due uomini, né uno in cui dei neandertaliani si uccidono tra loro (al contrario del sapiens). Neandertal ha ceduto alla pressione dei nostri antenati senza combattere, è fuggito verso nord e in diecimila anni è scomparso.


"La vera questione non è perché i Neandertal erano così divergenti ma perché la nostra specie ha portato così tante caratteristiche nuove".
- Erik Trinkaus, Washington University di St. Louis

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10 settembre 2006

La F1 non è uno sport. È soltanto un business

La Formula Uno non è uno sport. È soltanto un business.
Diceva qualche anno fa Flavio Briatore.

Un problema può succedere anche a noi ma non cambierà mai niente, le cose non cambiano mai. Una volata? Non c'è nessuna volata perché il mondiale è già assegnato. Alcune cose non dovevano succedere. Adesso saranno contenti. Calciopoli, a confronto, fa ridere.
Alla fine del GP di Monza, oggi.



Il «Tribüla» sa come vanno le cose al mondo.
Dal poker e lo chemin-de-fer alla formula Uno.
Dalle bische clandestine alle ville in Sardegna.
Donne bellissime, politici, nobiltà.
Non si fa mancare neppure qualche bomba.

Una vita vissuta ad alta velocità.

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09 settembre 2006

Iraq ed al Qaeda. Solo bugie

Un nuovo rapporto della Commissione intelligence del Senato americano, che raccoglie due anni d'analisi sulle modalità con cui l'amministrazione Bush decise la guerra all'Iraq, smonta in via definitiva il castello accusatorio usato dalla Casa Bianca per giustificare l'intervento.

Saddam Hussein non aveva alcuna fiducia in Al Qaeda e considerava gli estremisti islamici come minacce al suo stesso regime, rifiutando tutte le richieste di aiuto materiale e operativo pervenutegli.

«Si tratta di una prova schiacciante dei tentativi ingannevoli, fuorvianti e mistificatori di manipolare le informazioni da parte dell'amministrazione Bush-Cheney.
Ancora il 21 agosto scorso il presidente Bush ha sostenuto l'esistenza di un legame tra Saddam e Zarqawi»
-Carl Levin, Senatore democratico

"Saddam wasn't going to attack us. He would've been isolated there. He would have been in control of that country but we wouldn't have depleted our resources preventing us from prosecuting a war on terror which is what this is all about."
Sen. John Rockefeller, D-W.Va.

Rockefeller went a step further. He says the world would be better off today if the United States had never invaded Iraq — even if it means Saddam Hussein would still be running Iraq.

Watch the Rockefeller interview.

Read the Senate committee report on information provided by the Iraqi National Congress. (211 pgs.)

Read the committee report on Iraq's alleged terror links. (151 pgs.)

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08 settembre 2006

Tabbouleh libanese
















Il Libano, così come i confinanti Siria e Giordania,
è il luogo dove si può trovare la migliore cucina araba:
prodotti eccezionalmente freschi trattati con mano leggera.

Il Tabbouleh è un antico piatto libanese le cui origini sono contese fra tutti i popoli nordafricani. Molte sono le ricette diversamente interpretate a seconda del periodo e dell’area di preparazione. Propongo quella che prevede il pomodoro.

Ingredienti
300 gr. di bourghul – sale - 6 pomodorini ciliegini - 1 cipolla bianca - 1 mazzetto di prezzemolo - 1 manciata di foglie di menta fresca - succo di 1 limone - 1⁄2 cucchiaino di semi di cumino pestati - 4 cucchiai d’olio d’oliva.

Preparazione

Sciacquate il bourghul, versatelo in una pentola, aggiungetevi 1⁄2 litro d’acqua bollente salata e lasciatelo gonfiare per circa mezz’ora dopo aver incoperchiato.
Nel frattempo pulite, lavate, asciugate e tagliate a cubetti i pomodorini, mondate ed affettate la cipolla a sottili fettine.
Quando il bourghul sarà adeguatamente gonfiato, versatelo in una terrina, mescolatevi i pomodorini e la cipolla, aggiungetevi le foglie di menta e prezzemolo tritate, il succo di limone, ed i semi di cumino.
Bagnate con l’olio d’oliva, mescolate nuovamente e poi lasciate il Tabbouleh al fresco per un’ora prima di servire.

*bourghul
grano pregermogliato, seccato e tritato, volgarmente detto “grano spezzato”.

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03 settembre 2006

Firefox















Due cuccioli gemelli di panda minore
conosciuto anche come panda rosso o firefox.
Zoo di Chiba, Giappone.

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02 settembre 2006

La grande scacchiera: la mossa del cavallo

La Russia in un paio di anni, senza colpo ferire, è stata capace di diventare il primo produttore ed esportatore mondiale di petrolio.

Ha appena superato l'Arabia Saudita, le cui riserve stanno calando.

In Europa, a breve, se ne sentiranno le conseguenze.

Forse anche la Juventus avrà il suo nuovo magnate.

Putin, accerchiato da Paesi messigli alle costole dagli USA,
ha stretto accordi con Algeria, Venezuela, repubbliche ex-sovietiche dell'Asia centrale, e Iran.

Una mossa paragonata da qualcuno a quella del cavallo nel
gioco degli scacchi.

Accordi così saldi da far parlare di un Anti-OPEC.
Grande commissionaria: la CINA.
E gli scambi si fanno in EURO.

Grazie alle guerre di Bush, ha estinto in questi giorni
tutti i debiti contratti con le banche europee da Eltsin.
Avrebbe dovuto terminare nel 2015 ma all'epoca il barile di petrolio
costava 13 $, oggi 73$.
Ripagare il debito rafforzerà l'autorità internazionale della Russia come Stato
22 miliardi di dollari sborsati sull'unghia.
I creditori internazionali non potranno più impicciarsi
dei fatti suoi.


Tra le europee, Germania e Norvegia non sono state a guardare.
Qualcosa ha fatto anche la Francia.

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01 settembre 2006

Io so


Io so. Ma non ho le prove.
Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale,
uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò
che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive,
di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace;
che coordina fatti anche lontani, che rimette
insieme i pezzi disorganizzati e frammentati in
un intero coerente quadro politico, che ristabilisce
la logica dove sembrano regnare
l'arbitrarietà, la follia e il mistero.

Pier Paolo Pasolini
(Da "Cos'è questo golpe? Io so")
Corriere Della Sera, 14 novembre 1974

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